2015 - Faiallo ed Acqui Terme

Il giro in breve

Km percorsi: circa 390 km

Periodo: un solo giorno, domenica 7 giugno 2015

Regioni attraversate: Lombardia, Piemonte, Liguria

Luoghi da non perdere: il passo del Turchino (vedere il mare e Genova da un'altitudine di 1.000 mt s.l.m. è impagabile), il passo Bric Berton, Acqui Terme (AL).

Il percorso e le soste: voglia di vedere il mare e respirare aria buona... il passo Faiallo e le zone comprese tra Liguria e nord del Piemonte mi sono sembrati i posti ideali!

Parto tardi e l'autostrada è l'unica scelta possibile per far presto. Esco ad Ovada e subito inizio a danzare tra le curve, seguendo la valle del fiume Stura.
In verità, asfalto non proprio perfetto ed autovelox (saranno finti? credo di sì, ma nel dubbio...) placano i bollenti spiriti per diversi chilometri. Finalmente, però, si inizia a salire lungo la SP 73: l'altimetria aumenta e la strada è piuttosto stretta nei primi chilometri. Una fermata d'obbligo al Sacrario dei Martiri del Turchino, luogo di memoria e silenzio, per poi proseguire verso il passo. All'improvviso la vegetazione si dirada ed ecco i magnifici scorci che regala questo passo! Verde intenso, strada che taglia il versante montuoso, vallate a perdita d'occhio e Genova ai vostri piedi. Una dei luoghi più suggestivi che potete raggiungere in breve se vivete a Milano.

Dopo una serie di foto e vari stop per rimirare il paesaggio, riparto alla volta di Urbe. La strada è divertente, quasi priva di traffico e si fila via lisci. Arrivati ad Urbe, il mio istinto mi porta ad imboccare una strada a caso (sulla mappa è quella che passa per Alberola e Piampaludo): stretta e sporca, è interrotta da una frana. E proprio per questo proseguo! Il mio istinto di endurista soft è ripagato: schivo e derapo fino ad arrivare al punto di frana, con strada in parte liberata dai lavori di ripristino. Scatto qualche foto e riparto.
Torno sulla SP 49. Il passo Bric Berton è uno spasso di curve sia strette che larghe, con un asfalto perfetto e zero traffico; qui è il mio istinto stradista a godere.
Dopo 40 minuti di sana curvosità raggiungo Acqui Terme, cittadina che conosco bene e che merita una visita. Mi rilasso, prendo un caffè, faccio benzina.

E' tempo di far ritorno a Milano; scelgo però solo percorsi statali, perdendomi per chilometri e chilometri tra le risaie dell'alessandrino e del pavese. Un rientro molto più divertente rispetto alla consueta pallostrada!

Fotogallery

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